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Mirco

Agujitas

Aggiornamento: 30 mar 2019

Sabato 2 febbraio 2019.


Una delle attività principali ad Agujitas è camminare lungo la costa, tra la giungla e gli scogli per qualche chilometro verso sud, ai margini del parco nazionale del Corcovado.


Così facciamo. Sveglia alle 5:00. Davanti a noi ci sono 14 ore di escursione, tra calura e umidità.


Il negozio del paese apre alle 6:00 quindi ci incamminiamo con il poco cibo che ci rimane, ovvero toast, marmellata, biscotti e crackers.


Iniziamo male, già dopo poco prendiamo la stradina sbagliata e quindi ci tocca passare dagli scogli. Più faticoso, ma scopriamo delle splendide spiaggette nascoste. Verso le 8:00 ci fermiamo a fare colazione in riva all'oceano.


Il paesaggio cambia in continuazione alternandosi tra giungla, scogli e spiaggia. Molto molto bello.


Lungo il cammino troviamo diverse rane minuscole, sono grandi quanto un unghia. Poi, vediamo l'animale simbolo della Costa Rica, il pappagallo Ara Scarlatta. Su uno dei grandi alberi sopra gli scogli, c'era una coppia di pappagalli, grandi, rossi e rumorosi. Splendidi.


Spiaggia con fiume che sfocia nell'oceano pacifico vicino al parco Corcovado
Fiume che sfocia nell'oceano pacifico

Giungiamo ad una spiaggia molto più grande di quelle finora attraversate. In mezzo a questa spiaggia, un fiume d'acqua dolce sfocia nell'oceano e all'estremità a monte della spiaggia si è creata una grande piscina naturale di acqua fresca e limpida. L'acqua del fiume erode la spiaggia creando dei margini di circa un metro di sabbia. Dato che dovevamo attraversarlo, e ci saremmo bagnati in ogni caso, decidiamo di fermarci per rinfrescarci, sia tra le onde dell'oceano sia nella calma acqua dolce del fiume.


In questo incredibile parco giochi naturale potremmo rimanerci tutta la giornata.


Foto dall'albero

Dopo una lunga pausa ci tocca ripartire. Lungo il sentiero ci imbattiamo in un grande albero interamente ricoperto da liane. Dobbiamo assolutamente scalarlo.

Ci arrampichiamo. Su su sempre più su. Salire su quell'albero era particolarmente semplice. Saliamo fino quando ci rendiamo conto che effettivamente siamo davvero troppo in alto, un'eventuale caduta da quassù è assolutamente da evitare. Ci spiegheranno qualche giorno più tardi che è sconsigliabile arrampicarsi sugli alberi in Costa Rica per via dei serpenti. Sono piccoli, mimetizzati e se ne stanno sugli alberi. Da sotto non si vedono e quando li si tocca per sbaglio è già troppo tardi. Ma siamo fortunati, nessuno cade e nessuno si fa mordere.


Continuiamo a camminare e arriviamo su una spiaggia dove le barche delle gite organizzate si fermano per pranzo. Noi siamo affamati, passando tra i tavoli improvvisati delle guide con su tutto quel cibo non riusciamo a non fissarlo. Jimmy, leggendo i nostri sguardi ci invita a mangiare un po' di ananas e anguria. Grazie Jimmy!


Lo ringraziamo dicendoli che avevamo fame e lui reagisce dandoci uno dei sui panini che si era portato per lui. Grazie mille Jimmy!  


Jimmy è una guida turistica che stava facendo a cavallo lo stesso sentiero che stavamo facendo noi. Con lui c'era un turista francese sulla cinquantina.


Andiamo alla spiaggia seguente e troviamo un tavolo da picnic. Facciamo giusto in tempo a piazzarci che passa Jimmy a cavallo. Si ferma. Ci fa segno e ci da un secondo panino. Per noi era oro. Grazie mille Jimmy!


Scopriamo poco dopo che i suoi panini erano esageratamente pieni, vi era addirittura pasta fredda. Ancora oggi non sappiamo spiegarcelo, ma le sottilette nei panini erano ancora nella plastica. Si, nel panino, con la salsa e tutto il resto, c'erano diverse sottilette ancora nella plastica. Non sappiamo perché. Infatti, quando ci ha dato il primo panino ci aveva avvertito: "fate attenzione alla plastica dentro". Noi pensavamo fosse una battuta.


Avevamo con noi anche del pane toast. Con il nostro pane e con il contenuto dei suoi panini siamo riusciti a farci altri tre panini in più. Pranzo perfetto.


Il tempo scorreva e avevamo fatto abbastanza strada, era ora di tornare indietro. Appena prima di ripartire, arriva Sarah. Per la quinta volta nel nostro viaggio incontriamo Sarah, la ragazza svizzera conosciuta più di due settimane prima alla quale abbiamo dato un passaggio fino a Baía Drake. Questa volta però era meno sorprendente dato che sapevamo che anche lei era in zona. Lei, con il suo zaino in spalla, era intenta ad arrivare in fondo al sentiero per poi soggiornare in un campeggio/ostello isolato dalla civiltà, in mezzo alla giungla.


La salutiamo per l'ennesima volta e ci mettiamo sulla via del ritorno.


Ripassiamo dalla grande spiaggia con il fiume. Quasi non la riconosciamo tanto era cambiata. L'alta marea, che arriva fino a tre metri di differenza, aveva completamente modificato il percorso del fiume sulla spiaggia. Pure il livello dell'acqua del fiume si era alzato.

Luca e il tramonto

Ormai il sole stava calando. Arriviamo giusto in tempo per il tramonto ad una punta della costa. C'era un grosso tronco incastrato di traverso tra gli scogli, un'ottima panchina naturale. Ci godiamo il tramonto, scattiamo qualche foto  e mangiamo i pochi resti di cibo che ci restano. Fantastico tramonto. Ora però ci tocca continuare nella giungla al buio. Davanti a noi c'è ancora un oretta di cammino. La sera gli animali diventano più attivi, serpenti compresi.


Illuminiamo il sentiero con i telefonini e ci facciamo strada. Quasi arrivati al paesino sentiamo: "help me!", una coppia di canadesi anziani, si erano persi e con il buio non riuscivano a ritrovare la via giusta. Nonostante non avessimo fatto niente di che, ci trattano come dei salvatori. Li accompagniamo fino al paesino.


Erano ormai 14 ore che eravamo in giro, il caldo e l'umidità sono particolarmente forti in quella zona. Finalmente raggiungiamo il nostro ostello.


Per cena andiamo al ristorante Tortuga non troppo lontano da li. Mangiamo bene in compagnia di diversi Chicharras molesti come sempre e una cavalletta gigante giusto accanto al nostro tavolo.


Rientriamo, è ora di recuperare un po' di energie. Domani ci aspetta un'intensa giornata tra Piedras Blancas e Puerto Jiménez.


 

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Qualche foto della giornata:

All'andata:


Al ritorno:


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