Sabato 9 febbraio 2019.
Ci svegliamo alle 7:30. È stata un'ottima notte, è una delle poche volte che ci svegliamo quasi riposati.
Mentre ci prepariamo per la giornata, André viene alla nostra porta. André è un anziano pensionato francese in vacanza in Costa Rica con la moglie Mireille. Quella mattina avevano perso il bus per andare al parco nazionale Volcan Arenal poco distante, quindi era venuto a cercare ispirazione per la giornata. Gli spieghiamo che ci stavamo preparando per andare al parco e che ci saremmo andati in macchina. Gli proponiamo di venire con noi.
Con immensa gratitudine accetta.
Dato che noi eravamo in quattro e loro in due, non ci stavamo tutti in macchina. Soluzione? Mirco va nel baule. Nonostante la veneranda età di settant'anni André insiste per mettersi lui nel baule, ma alla fine demorde.
All'entrata del parco c'è colonna per entrare, ci tocca aspettare per entrare. La tassa di entrata è abbastanza cara. Il punto forte di quel parco è il vulcano. Non vi si può salire, ma lo si può ammirare da diversi punti del parco.
Entrati nel parco, scarichiamo la coppia di anziani e andiamo a cercare dell'acqua. Le nostre scorte d'acqua le abbiamo dimenticate nel congelatore dell'hotel.
Dopodiché ci incamminiamo per i sentieri del parco. C'è molta gente, troppa gente. Ciononostante vediamo qualche pavone selvatico giusto accanto al sentiero.
Poi raggiungiamo uno dei punti da dove si vede bene il vulcano Vulcano Arenal. La vista è splendida, ma il posto pullula di gente. Continuiamo lungo il sentiero e giungiamo ad un albero enorme. Seppur non enorme come quello di Piedras Blancas, è comunque impressionante. In breve tempo avevamo già percorso tutti i sentieri percorribili, torniamo alla macchina e andiamo ad una zona picnic da quale si vede molto bene il vulcano.
Mentre siamo la due volatili blu con il ciuffo si avvicinano. Sono molto curiosi. Si avvicinano sempre di più attirati dal pacchetto di crackers che abbiamo appena aperto. In quella parte del parco non c'era più niente da fare. Decidiamo di prendere la macchina e spostarci nel settore del lago a qualche chilometro di distanza.
Fortunatamente questo settore si rivela molto più interessante. È un breve sentiero che arriva fino al lago, ci mettono in guardia sul fatto che nel lago ci sono i coccodrilli. Sia dal lago, sia dalla struttura a metà sentiero si può ammirare il vulcano ed il lago allo stesso tempo. C'è meno gente e più animali. Sulla via del ritorno ci imbattiamo in un branco di coati per nulla intimoriti dalla nostra presenza e poco dopo anche in un branco di scimmie ragno.
Dopo il parco Tenorio torniamo in paese, stava diventando sera ed eravamo affamati. Così passiamo veloce a prendere un paio di pizze e ce le mangiamo ammirando il vulcano al tramonto.
Dopodiché andiamo a cercare il famoso El Cholin, delle terme gratuite. La Fortuna è una zona termale, ci sono decine e decine di resort con terme e fonti di acqua calda. Il problema però è che sono tutte private, quindi non si ha accesso se non si è clienti dell'hotel, i quali sono un po' tanto oltre ciò che possiamo permetterci. Ma per fortuna c'è El Cholin. Andiamo dunque a cercarlo.
Quando arriviamo è buio. Lungo la strada ci sono decine e decine di macchine posteggiate, non promette bene. Posteggiamo e raggiungiamo queste famose terme gratuite. Si trattava di un fiumiciattolo di acqua calda che passa sotto la strada. Così, al buio non sembrava molto invitante e in più in quel momento c'era così tanta gente che non c'era spazio per noi.
Torniamo all'hotel. Incontriamo di nuovo André e Mireille che ci raccontano la loro giornata e molto altro. Parliamo per più di un'ora e scopriamo che questi due pensionati fanno la bella vita. Seppur con un budget ristretto, viaggiano diversi mesi all'anno. In estate vanno in giro per l'Europa con un camper e in inverno se ne vanno in giro per il mondo in posti più caldi. Alla fine ci invitano a visitarli a Lyon.
È ora di andare a mangiare, troviamo una soda nella quale tre gatti bianchi gironzolano tra i tavoli. Sembrano identici, ma uno di loro ha un occhio azzurro e uno marrone.
Dopo questa giornata relativamente tranquilla torniamo all'hotel e andiamo a dormire, il giorno dopo ci aspetta un bel pezzo di strada fino a Rincon de la Vieja.
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