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Mirco

Montezuma

Aggiornamento: 13 apr 2019

Giovedî 24 gennaio 2019.


Aguti - Capibara
Aguti

Ci svegliamo con le urla del branco di scimmie urlatrici che stava passando proprio sopra le nostre teste. Avendo solo delle reti anti zanzare come finestre ci sentivamo nel loro territorio. Poi, giusto prima di colazione, vediamo il nostro primo aguti, una specie di lepre con il pelo corto e le orecchie piccole.


Dopodiché, scendiamo alla spiaggia di Montezuma per un'escursione di qualche chilometro: un po' sulle spiagge, un po' nella giungla. All'entrata della spiaggia un'iguana ci accoglie. Sentendosi osservata decide di arrampicarsi su un machete appoggiato all'albero. Incosciente.


Spiaggia di Montezuma, Costa Rica
Spiaggia di Montezuma

C'è la marea bassa. Sulla costa pacifica, la differenza tra marea alta e marea bassa arriva fino a tre metri di altezza. In quel momento era bassa, la spiaggia era decine di metri più lunga di quando c'è la marea alta.


Ci imbattiamo per la prima volta in stormi di pellicani, sia in cielo, sia sugli scogli.


A metà della prima spiaggia vi è un progetto di conservazione di tartarughe marine gestito dall'associazione dei volontari per il servizio delle aree protette. I volontari riesumano le uova delle tartarughe appena deposte e le rinterrano in una zona recintata della spiaggia, cosicché siano protette dai pericoli, sia naturali sia di origine umana. Quando nascono, i volontari facilitano loro l'ingresso in acqua proteggendole da eventuali predatori.


Purtroppo in quel momento nessuna tartaruga era nata.


Continuiamo la nostra escursione tra spiagge, giungla e tanto sole. Arriviamo alla foce di un piccolo fiume di acqua dolce, a Playa Colorada. Il nome deriva dai colori singolari ed accesi dei sassi portati dal fiume. Ci fermiamo per una pausa, decisamente rinfrescante. L'acqua dolce di quel fiume è molto più fresca di quella del mare a pochi passi. Continuando la lunga camminata sotto il sole e facciamo amicizia con decine e decine di granchi eremiti che camminano in tutte le direzioni sulla sabbia. Altro non sono che la versione oceanica dei paguri. Se ne trovano diversi anche tra la vegetazione della giungla.


Ci fermiamo ad una spiaggetta dove decidiamo di aprire un cocco. Se avete intenzione di aprire un cocco a mani nude, tanti auguri. Senza conoscere la tecnica, abbiamo lottato contro quel cocco per più di mezzora. Però, alla fine, ce l'abbiamo fatta. Ottima merenda.


Playa Grande Montezuma, Costa Rica
Playa Grande

Passando tra sabbia, giungla e scogli giungiamo a Playa Grande. Quando ci si arriva, ce ne si accorge, è immensa. Fortunatamente anche li c'è un fiume bello fresco che sfocia del mare. Un cartello vieta di nuotarci, pericolo coccodrilli, ma se è la stagione giusta, non c'è pericolo (così dicono...). Noi, non siamo stati mangiati. Dopo aver esplorato un po' quella spiaggia enorme e dopo aver sfidato le sue onde possenti, ci mettiamo sulla via del ritorno.


Dei movimenti sospetti tra le foglie attirano la nostra attenzione. Per la prima volta in Costa Rica ci confrontiamo con un numeroso branco di scimmie cappuccine. Poi, qualche centinaia di metri più in la scorgiamo tre esemplari di animali a noi fino ad allora sconosciuti. Assomigliavano vagamente a degli orsetti lavatori, ma avevano una lunga coda rivolta verso l'alto ed il pelo più folto. Scopriremo in seguito che si trattava di coati, abbastanza diffusi in tutta la Costa Rica, ma solitamente schivi e diffidenti. Solo in La Fortuna abbiamo incontrato coati abituati alla presenza dell'uomo.


Cocco a Montezuma, Costa Rica
Il gusto della vittoria

Dato l'esperienza sulla via dell'andata, con tanta fiducia ed incoscienza ci mettiamo all'opera per aprire un secondo cocco. Sfortunatamente scopriremo presto che alcuni cocchi sono particolarmente duri. Tuttavia, alla fine trionfiamo.


Ritorniamo alla Playa di Montezuma con tante speranze, però purtroppo durante tutta la giornata nessuna tartarughina aveva deciso di nascere.



Twins in Montezuma
Foto ricordo al calar delle tenebre

Quindi ci rilassiamo in spiaggia fino al calar delle tenebre e ne approfittiamo per qualche scattare qualche foto ricordo.


Al rientro di questa estenuante giornata ci concediamo una crep e uno smothie in uno dei baretti in paese, dal quale assistiamo allo sgombero da parte della polizia delle bancarelle illegali. La sera, ci siamo fermati per cena al Mocha's Monchis dove abbiamo mangiato il piatto speciale della serata, ovvero un piatto di pesce misto e crostacei. Una bomba.


Domani partiamo verso nord, alla scoperta della costa pacifica.


 

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Qualche foto della giornata:



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