Mercoledì 23 gennaio 2019.
Al contrario dei paesi sud-est asiatici, la Costa Rica non è particolarmente backpackers friendly. I mezzi pubblici sono limitati, spesso l'ultimo bus a lunga distanza parte nel primo pomeriggio e i servizi su rotaia sono quasi inesistenti. In più, molte zone non sono raggiungibili in bus.
Abbiamo quindi optato per un auto a noleggio. Più costoso che viaggiare in bus, ma si risparmia sui tempi di percorrenza, si ha molta più flessibilità e si riesce a vedere molto di più della Costa Rica. Diversi parchi nazionali, come ad esempio Las Piedras Blancas, sono raggiungibili solo con un 4x4.
È consigliabile iniziare a cercare un'auto online qualche giorno, se non settimana, prima, soprattutto in alta stagione.
Noi abbiamo improvvisato. Ci siamo svegliati, abbiamo fatto colazione, abbiamo preparato gli zaini e, dopo una breve ricerca in internet, abbiamo attraversato la città in cerca di Payless. Non trovandolo, nei pressi del parco La Sabana, abbiamo chiesto aiuto ad un passante. Con l'aiuto di internet e un paio di telefonate dopo circa 10 minuti ci ha indirizzati verso la direzione giusta. "Preguntando se llega a Roma", disse. Aveva proprio ragione. Poco dopo, eccolo, Payless car rental. Non avendo riservato in anticipo, rimanevano soltanto due auto disponibili. Dopo una lunga riflessione accurata abbiamo optato per un SUV, una Sanyoung 4x4. Non sapevamo ancora che tipo di strade avremmo dovuto affrontare... Abbiamo poi scoperto che la maggior parte delle strade in Costa Rica non sono asfaltate e che i ponti sono un lusso riservato alle strade principali.
Nonostante tutto, non ci ha mai delusi, abbiamo attraversato decine di fiumi e letteralmente scalato montagne. Solo una volta abbiamo dovuto rinunciare a passare un fiume decisamente troppo alto, ma nemmeno i pick-up più agguerriti ce l'avrebbero fatta.
Con il senno del poi, Payless è stata un'ottima scelta. Ottimo servizio e ottimo prezzo, 58 dollari al giorno con assicurazione casco totale senza franchigia. Ovvero, avremmo potuto distruggere la macchina senza dover pagare un centesimo di più, difficile trovare di meglio.
Se decidete di noleggiare un macchina in Costa Rica, sappiate che non esiste assicurazione in caso di danni causati dall'attraversamento di fiumi o guida sulle spiagge.
Presa la macchina, era ora di dirigersi verso Montezuma. Con la nostra lussuosa Sanyoung ci siamo infilati nel famigerato traffico di San José. Nell'ora di punta, se potete, evitate.
Prendiamo l'unico tratto autostradale del paese e scopriamo che proprio come in Italia, anche in Costa Rica esistono i caselli. Fortunatamente, meno cari.
Dopo circa un paio d'ore giungiamo al porto di Puntarenas, dove ci imbarchiamo con l'ultimo traghetto delle 20:30.
Dal traghetto abbiamo avuto la fortuna di ammirare una luna gigantesca e eccezionalmente gialla.
Arrivati dall'altra parte, sulla penisola di Nicoya, era ormai buio pesto. In Costa Rica è sconsigliato guidare al buio, principalmente per il rischio di incontrare malintenzionati, ma anche perché le strade non sono illuminate e buche o animali rendono il tutto più imprevedibile.
Nonostante i pericoli arriviamo incolumi a destinazione, all'ostello Luz en el cielo. Un po' costoso (paghiamo 26$ a testa in un dormitorio), ma molto bello.
All'arrivo conosciamo per caso Sarah, dottoressa Svizzera in vacanza. Non sapevamo ancora che poi la avremmo rincontrata cinque volte in giro per la Costa Rica.
Era già tardi, ci infiliamo subito nei letti del dormitorio immerso nella giungla.
Il giorno dopo, una lunga e calda escursione sotto il sole ci attendeva.
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