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Mirco

Uvita - Agujitas

Aggiornamento: 14 apr 2019

Venerdì 1 febbraio 2019. Per colazione apriamo un ananas. Pensavamo che in tre, sì era tanto, ma saremmo riusciti a mangiarlo tutto. Rendendoci poi conto che non ce l'avremmo fatta neanche lontanamente Luca aguzza l'ingegno e tira fuori l'ideone della giornata: "Frulliamolo!".

Gran parte dell'ananas lo abbiamo dunque frullato. Nonostante ciò, abbiamo comunque dovuto regalarne una parte.


Dopo l'overdose di ananas impacchettiamo tutto, facciamo il tape alla caviglia malconcia di Luca e ci mettiamo in strada in direzione Bahía Drake. Non facciamo in tempo a raggiungere la strada principale che scorgiamo una bionda con lo zaino in spalla all'entrata del paesino. Era Sarah, la dottoressa svizzera che abbiamo conosciuto due settimane prima e che abbiamo già incontrato tre volte. Questa era la quarta.


Non possiamo non fermarci a salutarla. Dopo un breve aggiornamento reciproco, Sarah cambia il suo programma e decide di venire con noi. Chi lo avrebbe mai pensato due settimane prima...


Ci mettiamo dunque in strada. Ora siamo in quattro.    


Il primo tratto è sulla strada principale che segue la costa pacifica verso sud. Poi bye bye asfalto e ci addentriamo nella giungla su una strada sterrata, la quale è comunque grande e ben mantenuta.


Arriviamo ad un incrocio, "dritto o sinistra?" - "Bo, sarà dritto, vai dritto", si mormora dalle retrovie. Andiamo dritto. Poco a poco la strada si ristringe e qualche buca inizia ad apparire fin quando diventa dissestata, molto stretta e sembra impossibile che sia una strada di collegamento principale. Ma continuiamo, siamo già passati da stradine strette e poco curate che effettivamente si sono poi rivelate essere la via giusta.


Totem in Costa Rica
Totem lungo la strada (sì, questa è la strada)

Ci addentriamo sempre di più nella giungla e si avanza a passo d'uomo. Sulla sinistra vediamo un totem scolpito in un albero e pochi metri dopo c'è una macchina ferma in senso opposto che blocca la strada. Siamo in mezzo alla giungla, la stradina è troppo stretta per passare. Non sappiamo se sono rimasti bloccati o se è solo una scusa per farci scendere e poi derubarci. Non abbiamo altra scelta. Scendiamo per capire.


Due cani ci corrono in contro, non sembrano farci la festa. Un uomo viene verso di noi: "vi siete persi?" ci chiede. "No" rispondiamo, "dobbiamo andare di la" aggiungiamo indicando la direzione dalla quale loro arrivavano. "Dove andate?" continua. "A Bahìa Drake" affermiamo con sicurezza. "Si, vi siete persi" sorride l'uomo aggiungendo: "questa è la mia proprietà, siete sulla mia proprietà, avete sbagliato strada".


Che sollievo, non è un agguato. Effettivamente avevamo sbagliato strada, un paio di chilometri prima avremmo dovuto andare a sinistra anziché diritto. L'uomo è amichevole, si chiama Mario e ci spiega dove andare e come trovare la strada giusta.

Olivia gli chiede del totem scolpito nell'albero che abbiamo visto poco prima. Ci spiega che è suo cognato Gaston, lì presente, che lo ha fatto e che nella sua proprietà ne ha diversi. Ce li vuole mostrare e ci invita a fare un giro nel suo terreno. Accettiamo e lo seguiamo lasciando le macchine in mezzo alla strada, tanto è privato, da li non passa nessuno.


Ci mostra altri totem scolpiti negli alberi. Impressionanti. Oltre a vari animali che vagavano qua e la come galline e pavoni aveva anche una pianta di guanabana, un frutto verde con le spine grande quanto un ananas che esiste solo all'equatore. È ottimo per frullati, gelati e anche da mangiare. È il nuovo frutto preferito di Mirco. 


Dopo il giro turistico salutiamo Mario e Gaston e ci riavviamo verso Bahía Drake. Ritorniamo all'incrocio incriminato dove avevamo precedentemente sbagliato e questa volta imbocchiamo la via giusta.


La strada è sterrata ma è molto bella, passa proprio in mezzo alla giungla. Tranne Mirco alla guida, per poterci godere al massimo la bellezza del paesaggio viaggiamo seduti fuori dai finestrini.


Dopo un'oretta lungo questa bella strada scorgiamo finalmente il mare. Decidiamo di fermarci a caso alla prima spiaggetta. Non lo sapevamo ancora, ma è stata un'ottima scelta.


La prima cosa che notiamo è un'immensa autostrada di formiche intente trasportare per decine di metri fino al formicaio pezzi di foglie appena tagliuzzati. Poi Mirco fa amicizia con un lucertola particolarmente carina. Si arrampica sulla mano e poi su su lungo il braccio fino a piazzarsi sopra le testa.


Data la docilità della lucertolina Olivia decide che è ora di sfidare anche il suo timore per i rettili. Non senza un po' di esitazione, prende in mano la lucertolina. Dopo un'anaconda in Brasile e un cucciolo di geco in Tailandia, è la prima volta che Olivia tocca un rettile selvaggio.


Poi, notiamo qualcosa di minuscolo saltellare. È talmente piccolo ed insignificante che potrebbe benissimo essere un insetto. Invece, era una rana. Una rana più piccola di un unghia. Era solo la prima, scopriremo nei giorni seguenti che in quelle zone le si avvista facilmente.


Inoltre, in aggiunta a tutti questi incontri selvaggi, la spiaggia era splendida. Ci fermiamo una mezzoretta, giusto il tempo di ammirarla e ripartire.


Ci rimettiamo in strada e poco dopo arriviamo a Bahía Drake. L'unico paese in zona è Agujitas, un paesino molto piccolo, composto da poche case. Ci spiegano che fino a poco tempo prima era raggiungibile solo via mare e che la strada che noi abbiamo percorso era stata costruita pochi mesi prima. Ci stabiliamo a Martina's place, un ostello raccomandato da Lonely Planet, dove ci assegnano quattro letti in due dormitori. Era molto affollato e nei dormitori faceva particolarmente caldo.


Rincontriamo Marion, la francesina minuta e coraggiosa che abbiamo conosciuto a Uvita un paio di giorni prima. Poco dopo conosciamo anche Angelo, un ragazzo italiano molto simpatico che ci racconta le sue avventure come guida di viaggi organizzati. Invitiamo entrambi a cenare con noi e andiamo al ristorante che ci avevano consigliato alla reception.


Rimaniamo un po' delusi dal ristorante, ma almeno la compagnia di Sarah, Marion e Angelo era ottima.


Andiamo presto a dormire, il giorno dopo ci sveglieremo all'alba per un'escursione lungo la costa.


 

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Qualche foto della giornata:


Qualche video della giornata:







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